HOTEL BELVEDERE

FOLGARIDA

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Hotel Belvedere: un pezzo della storia di Folgarida

La storia di Folgarida

Inizialmente chiamato “Baracca”, l’attuale Hotel Belvedere nacque agli inizi del 1900, durante l’Impero Austro-Ungarico, come luogo di riparo per gli operai impegnati nella costruzione della strada che unisce Dimaro a Madonna di Campiglio.

Nel giro di qualche anno la “Baracca” subì diverse trasformazioni: da rifugio a trattoria e locanda.

Dalla "Baracca" al Belvedere

Le cose iniziarono a cambiare nel 1965 con la nascita di Folgarida come stazione sciistica.

Nostro padre, Giancarlo Sartori operò nuove trasformazioni e la locanda divenne infine un Hotel, il “Belvedere”.

Noi, i fratelli Claudia e Walter, con l'aiuto di mamma Mercedes, continuiamo con piacere la tradizione di famiglia e vi aspettiamo  come ospiti ed amici, sicuri di farvi sentire un po’ come a casa vostra, nella storica atmosfera della “Baracca” di Folgarida!

Ribattezzata “Genziana al Belvedere” divenne addirittura in una distilleria per la produzione della famosa grappa Genziana.

Nel 1928 il bisnonno acquistò la locanda e la affidò alla nonna Pinotta che da ragazza ne curò la gestione insieme al marito Ettore Sartori ed ai figli, in tempi veramente duri:

la strada in inverno rimaneva chiusa per via della neve è le difficoltà di vita e lavorative erano veramente moltissime.

Nata nel 1965 lungo la strada che da Dimaro porta a Madonna di Campiglio, Folgarida (dal latino "filicaretum", luogo delle felci o forse da "fulgur", luogo dei fulmini) iniziò la sua prima stagione turistica invernale il giorno 26 Dicembre di quell'anno.

A quel tempo non c'erano grandi strutture ricettive, del resto anche il turismo invernale doveva ancora conoscere il boom dei nostri giorni.

Un paio di alberghi, (l'Albergo Belvedere fra questi) un bar, la "Telecabina Folgarida", (una cestovia a tre posti) la sciovia "Ottava Monti" che rimase in funzione per un brevissimo periodo e la "manovia" del Campo Scuola, una sorta di rudimentale skilift.

Per raggiungere il monte "Spolverino" con l'omonima sciovia bisognerà attendere il Febbraio del 1966.

Lentamente ma con crescente successo la località si sviluppa e nel giro di pochi anni viene collegata con Marilleva e Madonna di Campiglio, formando un carosello sciistico che oggi comprende anche Daolasa-Valmastellina e Pinzolo, divenendo così una delle più importanti mete turistiche del Trentino.